Ancora un grande successo per la “Senigalliese volante” in Francia
Il Campionato Europeo di pattinaggio di velocità a rotelle è iniziato subito “in salita” per la pattinatrice senigalliese che, nella gara sui 10.000mt a eliminazione in pista, viene coinvolta in una rovinosa caduta a seguito di una brutta entrata di un’avversaria spagnola. Il successivo tentativo di Linda di rimettersi in corsa e recuperare il gruppo, che nel frattempo sprintava su vari traguardi volanti, ha alimentato la speranza di un recupero che avrebbe avuto il sapore dell’impresa, ma che purtroppo non è stato possibile realizzare.
Medicate le ferite e archiviata la prima competizione con qualche rammarico, Linda Rossi viene successivamente schierata dal CT Massimiliano Presti nella gara dei 1.000mt, dove le caratteristiche tecniche e l’esperienza di Linda non hanno retto a un ginocchio ancora dolorante per la precedente caduta.
È nell’ultima gara in programma della kermes continentale, la 3000mt a squadre (specialità Americana), grazie anche alle cure dello staff medico della Nazionale Italiana, che Linda riesce finalmente a esprimere tutto il suo potenziale tecnico e tattico. Una gara nervosa e incerta fino all’ultimo giro, dove nello sprint finale il team Azzurro, composto da Rossi – Luciani – Gatti, conquista un ottimo secondo posto dietro alla squadra di casa e precedendo sul traguardo le tedesche.
Con il sorriso ritrovato e la medaglia al collo, Linda Rossi esprime tutta la sua gioia parlando anche del difficile avvicinamento alla competizione europea: “Sono davvero felice e ringrazio innanzitutto le mie compagne per averci creduto tutte insieme fino all’ultimo metro. Questi mesi sono stati per me davvero difficili, ho subito i postumi di un Long Covid che proprio non mi aspettavo, e per non farmi mancare nulla anche un intervento chirurgico nel mese di maggio. Sono riuscita a concentrami sulla preparazione specifica prima al Campionato Italiano e successivamente all’Europeo solo da 8 settimane, dopo aver finalmente trovato le giuste cure mediche a seguito di tanti, anzi troppi mesi di difficoltà che insieme al mio preparatore Michele Ravagli non avevamo mai sperimentato prima”.
Da Ufficio Stampa – Linda Rossi.